CHE BELL’ARIA FRESCA: MAI PIU’ COME PRIMA!

di Federico Marra

Il livello delle polveri sottili (PM2.5 e PM10) in Campania da gennaio 2020 ad oggi è crollato. Le curve dell’amdamento di questi inquinanti elaborate a partire dai dati dell’ARPAC parlano chiaro

Purtroppo i dati di gennaio, e quindi rilevati prima delle restrizioni, e relativi alla pianura campana (da Nocera al Casertano) mostrano un livello drammatico dell’inquinamento veramente preoccupante. Basta confrontarli con le altre zone della Regione e soprattutto con i limiti di riferimento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Se Atene piange Sparta non ride. Infatti, anche se in maniera più contenuta, restano comunque estremamente inquinate le aree urbane ed industriali dell’Irpinia del Sannio e del Salernitano, fatta eccezione per il Cilento e il Vallo di Diano.

Durante il lockdown i valori delle polveri sottili sono rientrati ovunque nella regione praticamente nei limiti previsti dell’OMS, il chè una ottima notizia.

Anche se sembra scontato, questo dimostra una volta di più in maniera oggettiva ed evidente come l’attività umana in termini di traffico e produzione industriale condiziona pesantemente l’ambiente e non solo nella nostra Regione.

La buona notizia e che l’ambiente fortunatamente recupera nel giro di poche settimane, come si evonce dai grafici

Vedremo nelle prossime settimane quanto e come risaliranno i valori delle polveri sottili sperando che si ponga immediatamendo mano alla riconversione dei processi industriali e la mobilità verso fonti di energia non inquinanti: Eolico, Solare, Idrogeologico, idroelettrico. Insomma abbandobnare la combustione al favore dell’elettrico.

Non a caso l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha tenuto a fine 2018 il primo congresso mondiale sull’inquinamento atmosferico dove ha sancito in maniera scientifica la letalità dell’inquinamento atmosferico ascrivrndo ad esso circa 6 milioni di decessi all’anno per malattie non trasmissibili. l’OMS ha dato precise indicazioni ai governi sui rimedi da adottare per ridurre di 2/3 i morti da inquinamento atmosferico entro il 2030. In sostanza l’OMS prescrve di ridurre drasticamente le emissioni in atmosfera fino a raggingere rapidamente le zero emissioni.

Penso che la nuova normalità deve nascere su queste basi senza scappatoie o deroghe che porteranno ineviatbilmente alla situazione dell’inquinamento prima dell’epidemia mostrata dai grafici in maniera inequivocabile.

Le istituzioni dovranno prevedere i necessari investimeti e leggi per spingere la società verso questa rivoluzione ambientale che oltre ad essere un beneficio per il clima e la salute dei cittadini potrà una concreta opportunità economica e occupazionale

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