SAMPDORIA 1991 – l’anno dello scudetto e le cose mai dette – il libro

di Emilio Vittozzi

E’ l’ennesimo libro per chi ama il Calcio “Romantico” di una volta.
Per chi è legato ai giocatori-uomini e non agli attuali giocatori-superstar.
Per chi seguiva il calcio allo stadio o per radio con “Tutto il calcio minuto per minuto”.
Per chi aspettava “Novantesimo minuto” come manna dal cielo.
Forse non tutti sanno che il Cagliari, il Casale, la Novese, l’Hellas Verona e la Sampdoria hanno vinto uno scudetto
tricolore a testimonianza che, qualche volta, il piccolo Davide sconfigge il grande Golia…
E così, dopo “Cagliari 1970” di Novembre 2020, ora Caosfera pubblica “Sampdoria 1991”, facendo “scendere in
campo”, con la penna però, il Capitano di quella compagine che vedeva in casacca blucerchiata Pagliuca, Mannini,
Vierckovod, Pellegrini, Lanna, Bonetti, Dossena, Cerezo, Lombardo, Pari, Katanec, Vialli, Mancini, Branca, Nuciari, Dall’Igna, Mignani, Invernizzi,
Michajlycenko, Calcagno.
L’opera fa parte della colonna sportiva “Olympia” curata da Jacopo Dalla Palma ed è godibilissima per la
scrittura scorrevole, senza fronzoli, e per ciò che riporta il Capitano di quella squadra.
Nel 1991 la Sampdoria vinse uno storico scudetto, ultima celebrazione di un lungo periodo di successi culminati anche
con la conquista della Coppa delle Coppe: cinque trofei in sette anni!
Pellegrini parla dei suoi turbolenti rapporti con Mancini, Vialli, Lanna, Cerezo, Boskov, Mantovani junior, partendo
dai ricordi dei primi calci a Varese fino all’approdo a Genova.
Quella Sampdoria riuscì ad interrompere l’egemonia di Juve, Inter e Milan e laurearsi Campione d’Italia, tra gli
“evviva!” del Paese non bianconero-neroazzurro-rossonero e il dispiacere della Genova rossoblù.
Un libro che consiglio di leggere per vedere quel che accade al di là del risultato del campo, nel chiuso dello
spogliatoio.

EMILIO VITTOZZI

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