Acqua: No alla costituzione di società miste

Acqua: No alla costituzione di società mist
I grandi adduttori devono rimanere in mano pubblica

“La delibera di Giunta Regionale n. 312 del 31/05/2023 è prodromica alla privatizzazione dei grandi adduttori dell’acqua in Campania e va fermata.”
Ad affermarlo è il coordinamento Sinistra Italiana Campania che prosegue:
“Il profitto non può riguardare un bene comune come l’acqua. A sostenerlo non è solo Sinistra Italiana e i comitati per l’acqua pubblica, ma lo hanno sancito con un referendum nel 2011 ben 26 milioni di Italiani. Gli interessi generali e non di parte legati al privato e al profitto devono essere lontani dalla grande adduzione.”
Da sempre Sinistra Italiana in Campania e non solo ha contrastato con forza la gestione della distribuzione dell’acqua a milioni di cittadini con una concessione ai privati che scade il 30.11.2023.
“È giunto il momento di passare al pubblico così come han chiesto i cittadini con il referendum disatteso per troppi anni” prosegue il coordinamento “la proposta della giunta della creazione di una società mista non solo non è sufficiente, ma è profondamente sbagliata: disattende il voto di 26 milioni di Italiani. Bisogna costruire oggi più che mai, anche in vista della gestione dei fondi del PNNR, di una società pubblica che veda il coinvolgimento della regione e degli enti locali, comuni, città metropolitana, provincia. Bisogna escludere ogni forma di partecipazione dei privati. L’acqua è un bene comune e tale deve rimanere” conclude Sinistra Italiana Campania.

Per il coordinamento

Tonino Scala
Coordinatore Sinistra Italiana Campania

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