
Dal Cilento no al ministro Foti ed al Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne.
Nasce la “Casa della Sinistra”.
La “Casa della Sinistra”, costituita il 1 luglio a Pollica, in una affollatissima assemblea, avvierà una campagna di sensibilizzazione di cittadini, forze politiche, amministratori locali e associazioni per contrastare la scelta del governo di “accompagnamento” alla scomparsa dei paesi delle aree interne.
Il fenomeno dello spopolamento richiederebbe ben altri interventi per garantire condizioni di sviluppo ed invece il governo decide di condannare alla definitiva emarginazione i piccoli centri, realtà di grandi tradizioni e territori ricchi di risorse.
Sarà questa la prima iniziativa della neonata “Casa della Sinistra” che ha coinvolto numerosissimi attivisti di base, già militanti in diverse formazioni di sinistra che decidono di unirsi per dare vita ad una “casa” aperta soprattutto a chi, negli anni, ha abbandonata l’impegno, mostrando sfiducia verso una politica che non aiuta l’inclusione e la partecipazione.
“Le aree interne occupano quasi il 60% dell’intera superficie nazionale – dichiara Andrea De Simone, ex parlamentare e presidente della Provincia che ha presieduto l’assemblea – dunque, più della metà del nostro paese sarebbe condannato ad una condizione di definitiva emarginazione?
“Questa scelta preoccupa e non si può restare fermi” – aggiunge Erminio Signorelli, già Sindaco di Pollica, uno dei promotori della “Casa della Sinistra”.
“Dobbiamo dare vita ad un grande movimento – ha detto Costantino Ranieri La Selva, consigliere di S.Mauro Cilento – il nostro territorio ha dato prova, in altre occasioni,di sapersi unire su grandi battaglie politiche “.
In risposta ai numerosi interventi il Sen.Andrea De Simone ha ribadito la necessità, per le forze politiche,”di affrontare la questione sociale. Nei piccoli paesi vivono persone abbandonate per la difficoltà di accedere a servizi fondamentali, a partire dalla sanità, la scuola, i trasporti.Su questi temi anche i governi regionali che si sono susseguiti hanno adottato politiche sbagliate”.
Numerosi interventi, da Dario Mottola ad Agostino Cappuccio, Gennaro Schiavo, Giuseppe Renga, Gennaro Cardone, Luciano Schiavo hanno ribadito la necessità di rilanciare una nuova azione politica anche in riferimento ai drammi delle guerre, all’ affermarsi di classi dirigenti che puntatano a limitare la democrazia ed aumentare le diseguaglianze.
Il prossimo appuntamento a Pioppi a metà luglio con la presentazione del “Giovane Enrico”.
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