In ricordo di Petru

 

di EMILIO VITTOZZI

Lunedì 21 marzo 2022, a Napoli, ci sarà un grande corteo nazionale contro le camorre e contro la guerra.
Un corteo necessario: a Napoli si continua a sparare per le strade e in Ucraina continuano a bombardare civili!
Diverse violenze, la stessa barbarie…
Lunedì tutti i familiari delle vittime innocenti delle mafie saranno alla testa del corteo, con le scuole, i comitati ambientali, le comunità migranti, i sindacati, le associazioni e tante donne e uomini che dedicheranno una mezza giornata per tornare in piazza con gioia e determinazione.
Nel mio piccolo ricorderò a tutti l’omicidio di Petru Birladeanu, musicista di strada, ucciso durante una stesa camorristica il 26 maggio 2009 nella stazione di Montesanto della Cumana: affiggerò, un po’ dovunque, volantini con la sua storia, una grande brutta storia…
Lui e la moglie Mirela avevano lasciato la Romania dove lui era un calciatore, il centravanti del Poli Iasi, la Serie A Romena.
Ogni giorno si sistemano nella stazione dei treni, con una fisarmonica e un cestino, per suonare nenie del suo Paese e raccogliere oboli di viaggiatori meno frettolosi e più generosi.
Siamo nel centro di Napoli dove pullulano botteghe di ogni genere: improvvisamente un commando di otto persone su quattro motociclette attraversa contromano Via Pignasecca. Sono sicari e sparano colpi a raffica in aria.
E’ uno show purtroppo già visto in altre zone della città, per ribadire il “controllo” della città.
Viene ferito alla spalla un ragazzo di quattordici anni e Petru, in due parti del corpo: alla gamba e al torace. Il fisarmonicista, colpito, dopo una prima caduta, rialzatosi, ricade è rimane lì. La moglie invoca aiuto, la gente guarda, qualcuno fa foto-ricordo… Rimane lì, muore dissanguato!
Era venuto in Italia per vivere in pace; l’ha trovata a Montesanto, solo che è quella Eterna…

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