La proposta di legge sul terzo mandato è un abuso evidente, un tentativo spudorato di piegare le regole a vantaggio di pochi. La normativa nazionale (L. 165/2004, art. 2 c. 1 lett. f) è già stata recepita nella legge elettorale regionale del 2009, quando ero consigliere regionale e membro della commissione statuto. Ricordo bene il dibattito: il comma 3 dell’articolo 1 chiarisce il recepimento della norma nazionale. “Si applicano, inoltre, in quanto compatibili con la presente legge, le altre disposizioni statali o regionali, anche di natura regolamentare, vigenti in materia.” È chiaro e indiscutibile; non servono interpretazioni di comodo. Eppure, siamo di fronte all’ennesimo tentativo di manipolare la legge.
Chi ha piegato la Severino a proprio vantaggio non si fa scrupoli: si sfugge alle regole per servire interessi personali, in disprezzo delle istituzioni. Questa proposta di legge è un attacco alla democrazia, una legge “ad personam” pensata per chi calpesta ogni principio di integrità pubblica.
Non resteremo in silenzio. Come abbiamo sempre fatto, combatteremo questa deriva autoritaria per difendere il valore delle istituzioni democratiche e smascherare chi le svilisce per il proprio tornaconto. Non vorremmo che questa norma fosse il “prezzo” di uno scambio politico per una legge con sbarramento, come ipotizza la stampa locale. Sarebbe un ulteriore schiaffo alle istituzioni: un “mercato delle vacche” su una norma tanto importante sarebbe disastroso. Chiediamo agli alleati di intervenire con ogni mezzo a loro disposizione.
Comunicato del Segretario Regionale Campania di Sinistra Italiana, Tonino Scala
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