Franza: la luna di miele è finita

di Aleandro Longhi

Sono abbondantemente trascorsi i 100 giorni di luna di miele che solitamente si concedono a un sindaco dopo la sua elezione. A dire il vero, il sindaco Franza aveva già usufruito di una prima luna di miele, quando la sua prima sposa era stata la Lega di Matteo Salvini. Un sindaco per prima cosa dovrebbe occuparsi dell’ordinaria manutenzione della sua città, per poi prendere il volo e occuparsi delle opere straordinarie, dell’innovazione, dello sviluppo, per far progredire la sua comunità: non servono le parole, servono i fatti. Voglio parlare, tra le altre, di Contrada Cesine, una piccola contrada che si dirama dalla strada che conduce a San Liberatore. La contrada, già trascurata dalla Giunta Gambacorta, ha continuato a rimanere nel suo abbandono anche con la Giunta Franza. A Cesine mancano le reti per il gas e fognarie, l’illuminazione pubblica e la raccolta differenziata dei rifiuti, ma la contrada ha la fortuna di essere accessibile attraverso due strade: una si dirama dalla strada che porta a San Liberatore e l’altra, scoscesa, parte dalla chiesa del Carmine. Queste due strade sono da molto, da troppo tempo, in stato di abbandono: c’è stato Gambacorta, poi Franza, poi il Commissario prefettizio e ora di nuovo Franza. Le buche delle due strade prevalgono sui tratti asfaltati, ma finalmente qualche mese fa la strada che inizia dalla chiesa del Carmine è stata rappezzata con interventi a rilento per tappare alcune buche, sospendendo però il rappezzamento degli ultimi 150 metri, mentre la strada che si dirama da Via San Liberatore, la più frequentata, è rimasta quella che era: più buche che asfalto. Gli ingenui abitanti di Contrada Cesine, finalmente, circa un mese fa hanno tirato un sospiro di sollievo: due personaggi cittadini, noti per affinità elettive con il sindaco Franza, uno di tipo familiar-politico, l’altro soltanto politico, non si sa a quale titolo, si sono recati in loco e con piglio stentoreo hanno rassicurato i Cesinesi: dalla prossima settimana si tapperanno le buche e in seguito ci sarà la riasfaltatura completa!”. I cittadini della contrada stanno ancora aspettando: campa cavallo… Ma Enrico Franza non doveva essere il sindaco del cambiamento?

 

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