I cittadini hanno diritto di sapere: 10 domade al Commissario prefettizio di Ariano Irpino

I cittadini arianesi hanno diritto di sapere: vengono invece tenuti a corto di informazioni, in una costante incertezza, che genera inquietudine, com’è facile verificare “affacciandosi” sulle piattaforme social, dove si sta invece dando luogo a un’accesa discussione aperta e franca. Ma soprattutto, carica di dubbi, dai quali si generano almeno 10 domande, che attendono risposte urgenti e che inoltriamo al Commissario prefettizio di Ariano, dr.ssa Silvana D’Agostino sia da questo sito che al suo indirizzo
1 E’ possibile sapere dalla ASL quali sono le misure adottate per l’emergenza sanitaria dell’Ospedale Frangipane?
2 La dirigenza ASL di Avellino, ha fatto un censimento dei contagiati sul territorio e disposto il loro isolamento?
3 Quali sono le misure di protezione adottate dalla ASL per il personale sanitario?
4 Lo smantellamento dei reparti dell’Ospedale Frangipane, sono forse un’azione per depotenziare definitivamente la struttura?
5 E’ stata prevista, di concerto con i dirigenti della ASL una forma di quarantena centralizzata, per i contagiati?
6 Si è fatto un censimento su quante persone stiano seguendo una terapia domiciliare?
7 Quali sono i motivi per i quali l’ufficio centrale delle Poste (Via Calvario), è chiuso da oltre una settimana?
8 Il Commissario prefettizio, in qualità di ufficiale sanitario, può fare richiesta di tampone gratuito per tutti i cittadini, a spese del Comune?
9 E’ possibile richiedere una copia del rapporto fatta dagli ispettori della Regione, inviati dal
governatore De Luca, per verificare la gestione dell’emergenza?
10 Ci risulta che ogni giorno vengono respinti dall’Ospedale Frangipane malati gravi che arrivano attraverso il 118. Anche quando sono i familiari a chiamare allarmati il 118 perché i parametri dell’ossigeno li avvicinano al precoma, il servizio va sul posto e li invita a rimanere a casa, e curarsi lì nonostante le loro gravissime condizioni.Viene chiesto ai familiari o persino ai malati stessi, di firmare una liberatoria. E’ questo il grado di efficienza della nostra sanità in questo drammatico momento? E che cosa dobbiamo dunque aspettarci?

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