In memoria di Gisella Giambone

Foto LaPresse - Claudio Furlan 10/08/2019 Milano , Italia Cerimonia in ricordo del 75/mo anniversario dell'eccidio di piazzale Loreto

 

Il direttivo dell’ANPI di Avellino, le iscritte e gli iscritti, il presidente Giovanni Capobianco, sono rimasti affranti nell’apprendere la notizia della scomparsa della compagna Gisella Giambone, avvenuta il 14 gennaio 2023.

Ne ricordano il suo impegno nella Resistenza da giovanissima e il suo pericolosissimo ruolo di staffetta partigiana.

Il presidente dell’ANPI, Giovanni Capobianco, onorato del rapporto di amicizia avuto con Gisella Giambone, ricorda il legame speciale, che la stessa aveva con la provincia di Avellino ed in particolar modo con il paese di Castel Baronia.

Il Padre di Gisella, Eusebio Giambone, fu confinato a Castel Baronia per la sua attività antifascista e portò con sé la moglie Luisa e la figlia Gisella, di 10 anni, che in quel paese, frequentò la quinta elementare.

La vicenda tragica di Eusebio Giambone è nota, in quanto prima di essere fucilato, scrisse due fra le più commoventi “lettere dei condannati a morte della resistenza”. Una lettera aveva come destinataria la moglie Luisa, l’altra era indirizzata alla figlia Gisella. Quando giunse a Castel Baronia, la notizia della fucilazione di Eusebio Giambone, le campane della chiesa del paese, suonarono a morto per informare la cittadinanza della scomparsa di un compaesano, uno di loro.

Dopo tanti anni, Gisella volle tornare a Castel Baronia, per rivedere il paese dove era stata con i suoi genitori, e dove aveva frequentato la locale scuola elementare; fece un giro in paese ed ivi incontrò l’amica d’infanzia, Raffaella.

Tornò a Castel Baronia altre due volte: la prima per incontrare gli alunni della scuola elementare e media e ricevette, quasi come omaggio, la copia della sua pagella di 5°elementare e fu accolta con grande affetto da alcuni compagni della sua classe, dagli insegnanti e gli alunni della scuola del paese.

Dopo pochi anni tornò a Castel Baronia, di nuovo, per ricevere, questa volta, la cittadinanza onoraria e per presenziare all’intitolazione di una strada del paese alla memoria del padre: oggi, infatti, a Castel Baronia c’è una “ via Eusebio Giambone”.

In occasione delle sue due visite a Castel Baronia, anche la CGIL provinciale, dimostrò la sua attenzione pubblicando due libri: il primo in occasione della visita del 2005 in memoria di Eusebio Giambone, il secondo, nel 2007, dedicato al conferimento della cittadinanza onoraria a Gisella Giambone.

Non può essere sottaciuto l’impegno di una vita intera, che Gisella ha profuso nell’incontrare i giovani nelle scuole, invitata per far conoscere le vicende della sua famiglia: l’impegno antifascista del padre fino alla fucilazione ed il suo voler trasmettere la memoria della resistenza alle nuove generazioni.

A loro due e a tanti altri partigiani, il Paese intero deve molto: deve la libertà di cui godiamo e la Costituzione. L’ANPI considera suo compito difendere la Costituzione e ricordare come ci è pervenuta. È il modo migliore per onorare il sacrificio di Eusebio Giambone e l’impegno di una vita di sua figlia.

L’ANPI di Avellino consapevole che la scomparsa di Gisella rappresenta una grave perdita per Castel Baronia e per l’Irpinia, partecipa al dolore del marito prof. Piero Amelio, della figlia Luisa e della nipote Viola, a cui porge le più sentite condoglianze.

Il Presidente provinciale dell’ANPI

Giovanni Capobianco

 

 

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