LA REGIONE DELLE BANANE

Ci sono un Sindaco e un Presidente di Regione che convocano in un teatro i 189 vincitori di un concorso regionale, non certo al solo scopo di fare loro gli auguri. Il Presidente è anche ricandidato e non manca, ovviamente, di magnificare il proprio operato. Poi c’è una legge dello Stato, lo Stato di cui fanno parte la città e la Regione governate dai signori di cui sopra, mica un altro, che vieta espressamente alle amministrazioni pubbliche di fare propaganda nel periodo che va dalla convocazione dei comizi elettorali alla chiusura delle operazioni di voto. La razio di questa norma è quella di evitare che la comunicazione istituzionale e la propaganda elettorale si possano sovrapporre a vantaggio di chi occupa già una postazione di governo. Ma gli amministratori e la legge non si conoscono e non si incontrano. Poi ci sono partiti che hanno decine di parlamentari e consiglieri regionali eletti in quella Regione che non si sognano nemmeno di sollevare il caso o di fare una interrogazione parlamentare. Probabilmente perché hanno deciso una desistenza di fatto nei confronti del Presidente uscente che è dato per rientrante. Così, quei partiti fanno finta di non conoscere la legge e si girano dall’altra parte. Però c’è anche una lista nata per difendere l’ambiente e i diritti che si chiama TERRA. Quelli di TERRA non gliela faranno passare liscia, si rivolgeranno agli organi di governo responsabili del rispetto delle regole in campagna elettorale. Ma non per evitare che accada di nuovo, no, non ci basta. Vogliamo che questi comportamenti illegittimi vengano sanzionati, perché in Campania chi violava una ordinanza regionale veniva punito con una limitazione della libertà personale come la quarantena coatta, mentre oggi il commerciante che ha la sfortuna di ricevere un avventore senza mascherina riceve una multa di 1.000 euro. Allora sarà il caso di rispettarle tutte le leggi dello Stato. O siamo nella Regione delle banane?

Coordinamento regionale Si

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