PER UNA VERA SINISTRA UNITA!

di Emilio Vittozzi

Mi sono avvicinato al variegato mondo della Sinistra durante il periodo del servizio militare nel 1978.
Indossai l’uniforme grigio-verde con gli ideali di ventenne, giovane Cattolico moderno, che non avrebbe dovuto fare il militare perché orfano di padre, primo figlio, sostegno di famiglia; invece, la domanda di esonero da me presentata, chissà perché, era rimasta “insabbiata” in un cassetto del Distretto Militare di Napoli.
Nel lungo ed inutile periodo di leva, giorno dopo giorno, mi avvicinai alle idee di Cattolici come Raniero La Valle e Piero Pratesi, eletti poi come “Indipendenti” nel Partito Comunista Italiano.
All’epoca il P.C.I. era il più grande Partito Comunista dell’Europa Occidentale, fondato a Livorno il 21 gennaio 1921 e sciolto da Achille Occhetto nel 1991.
In quel periodo, che ricordo solo per le conoscenze personali fatte, incominciai a seguire prima Democrazia Proletaria, poi il Partito della Rifondazione Comunista (movimento contrario allo scioglimento del P.C.I.!), infine Sinistra Ecologia Libertà.
Se i principi fondamentali, per me, sono la Pace, la non-violenza, il lavoro, la giustizia sociale, è anche vero che, con la scomparsa del P.C.I. e di politici come Enrico Berlinguer, Antonio Gramsci, Palmiro Togliatti, Pietro Ingrao, Sandro Pertini, Pietro Nenni, Nilde Iotti, Vittorio Foa, questi Valori non sono più il fondamento della Sinistra.
Sinistra? Ma quale? Quella del Partito Democratico? Quella di Sinistra Italiana? Quella del Movimento 5 Stelle? Quella di Liberi Eguali? Quella di Italia Viva? Quella del Partito Socialista Italiano?
Come ben si vede, una sinistra variegata e frammentata, molto spesso assai distante dal Paese reale.
Io sono di Sinistra e voto Sinistra Italiana!
Sono di Sinistra perché, nonostante un infarto mi abbia lavorativamente “declassato”, non posso non guardare indietro e vedere Disoccupati, “sottoccupati”, precari, “in mobilità”, “sfruttati”, in condizioni economiche peggiori delle mie!
Sono di Sinistra perché il mio impegno di Cattolico di “Ispirazione Salesiana” è per una vera Società a “dimensione d’Uomo”, dove i giovani non siano considerati “rompiscatole”, gli anziani non siano paragonabili a “pesi inutili”, le Donne degli oggetti per soddisfare desideri sessuali più o meno “nascosti”!
Sono di Sinistra perché la disperazione di un contadino dell’Avellinese, la frustrazione di un operaio della Whirlpool di Napoli, lo sbigottimento di un malato del Salernitano, la solitudine di un anziano del Casertano sono (anche) mie!
Sono di Sinistra perché non credo, come affermano i centro-destrorsi, che con la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta, la Sacra Corona Unita pugliese si debba convivere: vanno combattute e sconfitte, senza se e senza ma!
Nel 1991 l’indimenticabile Giorgio Gaber incise “Qualcuno era comunista…” in cui, fra l’altro, afferma che:
“Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre.
Qualcuno era comunista perché aveva avuto una educazione troppo cattolica.
Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche. . . lo esigevano tutti.
Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano, ma lontano.
Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.
Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona.
Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari.
Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio.
Qualcuno era comunista perché era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro.
Qualcuno era comunista perché voleva l’aumento di stipendio.
Qualcuno era comunista perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente.
Qualcuno era comunista perché la borghesia, il proletariato, la lotta di classe…
Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre.
Qualcuno era comunista perché guardava solo RAI TRE.
Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.
Qualcuno era comunista perché c’era il grande partito comunista.
Qualcuno era comunista perché non c’era niente di meglio.
Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggior partito socialista d’Europa.
Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant’anni di governi democristiani incapaci e mafiosi.
Qualcuno era comunista perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica eccetera, eccetera, eccetera…
Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.
Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.
Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.
Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo…”.
Sciolto il 3 febbraio 1991 il Partito Comunista Italiano, oggi in Italia ci sono vari movimenti che intendono prenderne l’eredità: Potere al Popolo!, Sinistra Classe Rivoluzione, Partito Comunista Marxista Leninista Antirevisionista, Sinistra Anticapitalista, Solidarietà Internazionalista, Sinistra Critica, Partito di Alternativa Comunista, Partito Comunista dei Lavoratori, Partito Comunista d’Italia, Comitato di Appoggio alla Resistenza Comunista, Partito della Rifondazione Comunista, Rete dei Comunisti, Partito Marxista Leninista Italiano, Lotta Comunista ed altri ancora…
Credo che sia giunto il momento di costruire una vera Sinistra Unita…

EMILIO VITTOZZI

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