Una bella storia post-covid. Lo chef Rino De Feo va in Russia

 

di Tonino Scala

 

Ci sono storie, belle, che meritano di essere raccontate. Quella di Rino De Feo, lo chef matto che ha conquistato la Cina è una di queste. Il ritorno in Italia per presentare il suo nuovo libro, Chef sarà lei edito dalla casa editrice Mea Edizioni, l’ha costretto ad un blocco, per forza maggiore, nella sua Castellammare, una terra che ama. Il covid non era ancora arrivato in Italia, almeno questo credevamo tutti, ma nella sua nuova casa, la Cina, era impossibile fare ritorno. Allora, da matto qual è, sono iniziate decine di collaborazioni nei locali del suo territorio, mille follie nei tanti locali che l’hanno richiesto come se fosse acqua. Poi il lockdown imposto per legge, l’Italia che si fa Lombardia e la chiusura. Tutto ciò non ha fermato la sua creatività. Nelle quattro mura di casa ha continuato con i suoi piatti, le sue invenzioni nel solco della tradizione che arrivavano via social al mondo. Tanti i video, tante le dirette, gli articoli sulla stampa e… decine e decine le chiamate. Tra queste, una proveniente dalla Russia, da Mosca, una telefonata con interprete. “La seguiamo da un bel po’, abbiamo un’idea”. Rino è affabile, ha carisma, ha voglia di fare e riesce con il suo magnetismo a catturare i magnati russi. Le telefonate si fanno insistenti, ma lui è preso dalle sue sperimentazioni “liquide”. Ormai riesce, non so come faccia, a far diventare la pizza, un distillato, stesso vale per tanti altri piatti della nostra tradizione ed ecco che dalle telefonate si passa ed altro. “Sarebbe interessato a venire in Russia per…” non li fa nemmeno continuare che… “In Russia? Mio padre sarebbe contento ma… non ci sono più i comunisti”, ama scherzare Rino. Poi scherzando scherzando le cose prendono altra piega ed ecco che le proposte diventano fatti concreti. Lo chef matto avrà una nuova destinazione per il suo viaggio di vita che da Castellammare lo ha portato prima in Indonesia, poi in Cina ed ora in Russia, a Mosca. Il progetto, è molto ambizioso. Prevede la creazione, ex novo, di un ristorante, forse catena di ristoranti, tutto a base di patti napoletani e il cui elemento principale sarà il pesce. I magnati russi hanno deciso di investire tanto nella struttura che sarà nel centro di Mosca, la bellissima capitale russa, e sulla cucina. La scelta è la cucina napoletana e in questo lo Chef Rino De Feo non teme rivali. La squadra sarà la sua, con sé porterà i suoi paladini storici, il siciliano Pietro Bulla e Calogero Di Maggio.

Una bella storia postcovid dello Chef matto. Il suo viaggio di vita continua… To be continued

 

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