Inceneritore Acerra. Continua la farsa

                                                                                 

Inceneritore Acerra. Continua la farsa

 

Acerra 27.05.2022 

Le dichiarazioni di De Luca non ci meravigliamo affatto. Ancora una volta la storia ci dà ragione. L’incenerimento non è la soluzione allo smaltimento dei rifiuti e il Mega Inceneritore di Acerra, a quasi un quindicennio dalla sua messa in esercizio, non ha risolto l’emergenza rifiuti in Campania. A2A, l’impresa che gestisce l’impianto guadagnando milioni di euro dal conferimento dei rifiuti da parte dei Comuni e dalla vendita dell’energia prodotta, chiede un quarto forno e la Regione è pronta a finanziare l’ennesimo affare sulla pelle dei cittadini. Non meno di “70-80 milioni di euro”, a dire di De Luca, che si sommano alle centinaia di milioni di euro regalati alla FIBE per l’acquisto dell’impianto invece di obbligarla a smaltire a proprie spese le tonnellate di rifiuti accumulati negli anni dell’emergenza come previsto dal contratto.  

E tutto ciò in assenza di controlli sul suo corretto funzionamento certificato da parte di un organismo terzo come da sempre richiesto da cittadini e movimenti. 

È scandaloso che ancora oggi De Luca non sappia “dove portare le migliaia di tonnellate di rifiuti” prodotte in Campania. È scandaloso che a chiedere di “essere responsabili” siano coloro che per legge avrebbero dovuto dotare la Regione Campania di un Piano di smaltimento serio e credibile fondato sul riuso, raccolta differenziata e riciclaggio. 

L’ampliamento dell’Impianto di Acerra, motivato da A2A sul presupposto della necessaria manutenzione delle linee di incenerimento, nasconde il vero obiettivo del gestore: aumentare i suoi profitti.

Alla faccia della Transizione ecologica!!! 

Non ci piegheremo a tale disegno scellerato e come sempre faremo la nostra parte a tutela della salute dei cittadini e a salvaguardia del territorio.

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